Testimonianze

Kyoto

La International Headache Society (Società Internazionale delle Cefalee, IHS) è una importante società scientifica che si occupa a livello internazionale dello studio e della ricerca in tema di cefalee. Raccoglie i principali studiosi del mondo in questo campo e ha stilato due versioni successive (1988-2004) della Classificazione Internazionale delle Cefalee, uniformando la terminologia scientifica relativa a tali disturbi. Pubblica la rivista scientifica "Cephalalgia" e dal 1983 organizza Congressi a cadenza biennale in varie parti del mondo.
Il 12° Congresso della IHS si è tenuto a Kyoto (Giappone) presso la Kyoto International Congress Hall dal 9 al 12 ottobre 2005. Tale prestigioso evento era per la prima volta ospitato in un Paese asiatico. Il Congresso ha raccolto la presenza di circa 1500 studiosi, in grande maggioranza provenienti dal Paese ospitante (il Giappone) e da altri Paesi dell'Estremo Oriente (Cina, Corea, Taiwan, Thailandia), nonché numerosi esperti statunitensi e canadesi. Tra le partecipazioni europee, consistenti le rappresentanze spagnola, inglese e danese. La distanza ha sicuramente pesato sulla partecipazione italiana, comunque rappresentata dai Centri Cefalee di Roma, Padova, Milano, Pavia, Torino, Bologna e da alcuni Colleghi romani esperti in cefalee dell'età evolutiva.
L'opportunità di visitare un Paese di grande interesse come il Giappone e la città di Kyoto, antica capitale e culla delle più note tradizioni giapponesi, ha favorito la mia decisione di partecipare attivamente al Congresso, a cui ho inviato due lavori scientifici condotti in collaborazione con l'Università di Padova.
L'accesso alla città di Kyoto viene assicurato per i visitatori internazionali dall'Aeroporto Internazionale Kansai (nome della regione comprendente le prefetture di Osaka, Kyoto, Nara, Shiga e Hyogo). Esso è situato su un'isola artificiale, opera dell'architetto italiano Renzo Piano. Dall'aeroporto alle città della regione funziona un efficientissimo servizio di treni superveloci che collegano il Kansai anche con Tokyo ed Hiroshima.
Il Congresso è stato inaugurato il 9 ottobre da Fumihiko Sakai (Kanagawa, Giappone) in qualità di Organizzatore locale e Presidente eletto della IHS, da Peer Tfelt-Hansen (Copenhagen, Danimarca) come attuale Presidente IHS e da K. Michael Welch (Chicago, USA) come Chairman del Comitato Scientifico. E' seguito il Simposio Presidenziale, incentrato su argomenti di farmacologia, in cui è stato anche affrontato uno dei temi che si sono rivelati di maggiore interesse in seguito, cioè le differenze interetniche nella sintomatologia delle cefalee e nella risposta ai trattamenti. E' stata in particolare esposta una minore diffusione dell'emicrania tra i pazienti giapponesi, probabilmente influenzata da fattori sia genetici che ambientali e/o culturali.
Dopo un secondo Simposio è stato servito il Cocktail di benvenuto nel giardino della Conference Hall, con uno spettacolo di fuochi d'artificio e di musica e danze tradizionali.
Il giorno successivo (lunedì 10 ottobre) è stato trattato il tema della genetica dell'emicrania, sono stati riferiti studi sperimentali sugli animali e sull'uomo con l'impiego di sofisticate tecniche di neuroimmagine, sono state descritte alcune strutture encefaliche implicate nella genesi e nell'evoluzione delle crisi emicraniche, ricordando il ruolo di vari farmaci nel bloccare lo sviluppo della crisi stessa inibendo l'attività di vari nuclei nervosi e della corteccia cerebrale. Hanno relazionato gli studiosi che maggiormente hanno contribuito alla conoscenza dei meccanismi molecolari e cellulari dell'emicrania, quali Michel Ferrari (Leiden, Olanda), Michael Moskowitz (Boston, USA), Richard Lipton (New York, USA), Stephen Silberstein (Philadelphia, USA). La giornata si è conclusa con un Simposio dedicato alla terapia dell'attacco emicranico con un farmaco ormai classico, quale il sumatriptan, che viene proposto in formulazione a rapido rilascio e in compresse in associazione a naproxene sodico, allo scopo di accelerare ma anche di prolungare la risposta terapeutica.
La mattina di martedì 11 ottobre si è tenuta la Sessione dedicata alle cefalee in età pediatrica, ancora con richiami alla genetica e alla distribuzione delle cefalee nell'ambito della popolazione infantile e adolescenziale. Nel pomeriggio si è trattato di cefalee ed ormoni, in particolare di quelli propri del ciclo mestruale, e di alcune sostanze presenti nell'ipotalamo che modulerebbero la risposta del sistema nervoso agli stimoli dolorosi. Un'ampia ed articolata conferenza è stata tenuta da Hans-Christoph Diener (Essen, D) sul tema Placebo e Cefalee; ha toccato vari punti tra cui l'efficacia del placebo sul dolore, notevolmente influenzata dall'aspettativa del paziente e sorprendentemente elevata nel trattamento in acuto della crisi emicranica, in particolare nell'età infantile e nell'adolescenza. Nella Sessione conclusiva del giorno 11 si è ancora trattato di neuroimmagini nell'emicrania e in cefalee più rare, con particolare interesse sulla circolazione cerebrale.
Alla fine della giornata, nella Kyoto Concert Hall si è tenuta la cena di gala, seguita da un concerto con la partecipazione del pianista jazz Yosuke Yamashita e del percussionista Eitetsu Hayashi. Il programma sociale prevedeva inoltre la partecipazione alla cerimonia del the, che si è tenuta a più riprese nel giardino della sede congressuale e nella sala dei poster.
L'ultima giornata (mercoledì 12 ottobre) si è aperta con un Simposio organizzato dalla Organizzazione Mondiale della Sanità e dalla Alleanza Mondiale delle Cefalee sugli aspetti epidemiologici e l'impatto sociale delle cefalee nella regione del Pacifico Occidentale. Vari speakers si sono alternati nel presentare studi pilota sulla prevalenza dei disordini cefalalgici, in particolare in aree ristrette (es. Georgia o Lussemburgo), quali esempi per studi di più ampia portata. E' stata inoltre presentata la Global Campaign sulla conoscenza e il trattamento delle malattie neurologiche e l'Atlante 2004 delle Risorse per le Malattie Neurologiche (incluse le cefalee), promosso dalla Organizzazione Mondiale della Sanità con sede a Ginevra e dalla Federazione Mondiale di Neurologia di Londra. Questo Atlante è nato con lo scopo di presentare una serie di dati sulla prevalenza delle malattie neurologiche in vari Pesi del mondo e sulle risorse disponibili per il loro trattamento, tra cui la presenza di reparti, servizi, centri ictus, neuroriabilitazioni, specialisti in materia (neurologi, neurochirurghi, neuropediatri, infermieri specializzati) e la disponibilità di farmaci.
In seguito, altri importanti studiosi, tra cui Peter Goadsby (London, UK), hanno trattato delle terapie in uso per le Cefalalgie Autonomiche Trigeminali (TACs), dell'uso della tossina botulinica e del già citato composto sumatriptan + naproxene sodico. Infine sono stati trattati i possibili danni delle cellule nervose in corso di crisi emicraniche ed il Chairman del Comitato Scientifico Michael K. Welch (Chicago, USA) ha affrontato il tema dell'emicrania vista come una malattia che può andare incontro a progressivo peggioramento e cronicizzazione e portare a lesioni encefaliche con esiti permanenti.
Nella cerimonia di chiusura del Congresso si è svolta la premiazione di alcuni lavori presentati sotto forma di poster e la presentazione del 13° Congresso della International Headache Society, che ritornerà in Europa, a Stoccolma, dal 28 giugno al 1 luglio 2007.
La mia partecipazione al Congresso ha incluso la presentazione dei poster da me inviati, in particolare di un caso clinico di "cefalea nummulare", il primo descritto in Italia, in cui era stata impiegata una terapia che per la prima volta aveva ottenuto un effetto risolutivo. La partecipazione al Congresso di Kyoto mi ha offerto l'occasione di conferire con il ricercatore spagnolo Juan Pareja, a cui si deve la prima descrizione al mondo di tale cefalea, che ha commentato assai favorevolmente la soluzione terapeutica da me proposta. Al Congresso ho anche avuto l'occasione di incontrare la Dott. ssa Elisabet Waldenlind, con cui avevo collaborato a Stoccolma nel 1992, che farà parte del Comitato Organizzatore del prossimo Congresso IHS del 2007.
La mia esperienza in Giappone non si è però limitata unicamente alla frequenza alle interessantissime sessioni congressuali e all'incontro con studiosi internazionali. L'occasione di conoscere l'ambiente e la cultura giapponese, nonché le abitudini quotidiane della popolazione, mi hanno spinto alla visita dei monumenti e dei templi di Kyoto e di Nara, antiche capitali dell'Impero giapponese, la seconda situata a circa 40 Km da Kyoto, mentre non è stato possibile per mancanza di tempo allontanarsi in direzione di Tokyo od Hiroshima.
A Kyoto ho visitato il Palazzo Imperiale ed i suoi giardini, la Sala dei 1001 Buddha dorati, il Tempio buddhista Kiyomizu e le sue terrazze, il giardino Zen del Tempio Rioanji, la foresta di bambù del quartiere periferico Arashiyama, i Templi Koryuji e Kinkankuji (con lo splendido Padiglione Dorato), le affollate vie del centro, i mercati, i ristoranti in cui assaggiare una cucina tradizionale e assai diversa dai nostri gusti. Le escursioni a partenza dalla sede congressuale includevano anche la visita agli atelier dove vengono confezionati i tradizionali kimono e un corso di cucina giapponese. A Nara ho visitato il Tempio buddhista Todaiji (la più grande costruzione in legno del mondo) con il suo parco in cui circolano indisturbati decine di cervi e daini e il Santuario scintoista di Kasuga con le sue 3.000 lanterne.
La sera la vita notturna si concentra soprattutto nel quartiere di Gion con i suoi numerosissimi ristoranti, locali notturni e bar, nonché le scuole delle geishe. La tradizionale attività di queste donne, dedicate a fare da accompagnatrici soprattutto a facoltosi uomini d'affari è ancora viva a Kyoto, mentre si sta perdendo in altre città giapponesi. Le apprendisti geishe, chiamate "maiko", sono sottoposte in queste scuole fin dall'adolescenza ad una rigida disciplina e ad un addestramento comprendente le antiche tradizioni della donna di compagnia giapponese, il portamento, le buone maniere, nonché svariati temi di carattere culturale, in modo che siano in grado di sostenere una conversazione anche con uomini di livello culturale elevato.
La partecipazione a questi appuntamenti è fondamentale per l' aggiornamento professionale e per far sì che il proprio lavoro sia conosciuto. La frequenza e l'attenzione a sessioni congressuali spesso trattanti argomenti complessi sono impegnative ma l'opportunità di mettersi a confronto e di apprendere è estremamente stimolante. Questo viaggio mi ha inoltre offerto l'opportunità di toccare con mano la realtà di un paese straordinariamente interessante e all'avanguardia, oltre che ricchissimo di storia e di cultura.
Appuntamento a Stoccolma nel 2007.

Recapiti

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