Approfondimenti
Neuropatie
La neuropatia è una patologia che colpisce il sistema nervoso periferico ad esclusione del I (nervo olfattivo) e II (nervo ottico) nervo cranico (con alcune rare eccezioni).
La neuropatia può essere localizzata in un nervo (mononeuropatia, es. sindrome del tunnel carpale) o in più nervi (polineuropatia e mononeuropatia multipla).
Le neuropatie si definiscono anche poliradicolonevriti se colpiscono la parte prossimale (es. radicolite, sindrome di Guillain Barré, polineuropatie tipo CIDP) a patogenesi infiammatoria e multineuropatie se causano lesioni in più parti (es. neuropatia motoria multifocale).
Si hanno deficit sensitivi, motori e vegetativi (neuropatie autonomiche) del sistema nervoso periferico, autonomo e simpatico, che possono essere positivi (per irritazione con aumento della funzionalità) oppure negativi (per marcato deficit e diminuzione della funzionalità).
Essi variano molto da caso a caso, sebbene alcuni siano molto comuni (ipostenia e parestesia su tutto):
- deficit sensitivi sono parestesie, paresi, paralisi e dolori urenti distali (dolore neuropatico), anestesie di cute, nevrite deficit motori: hanno inizio distale (solitamente inizio per paresi del muscolo tibiale anteriore, innervato da popliteo esterno dello sciatico), atrofie, ipostenia (es. piede cadente), distonia, affaticabilità e intolleranza all'esercizio (astenia) e ipotonia muscolare (sintomi causati da miopatia secondaria da sofferenza neurogena acuta, subacuta, cronica o cronicizzata), punti anche dolenti alla pressione, assenza di riflessi propriocettivi, segni di denervazione all'EMG con possibile fibrillazione e ridotta conduzione motoria e sensitiva in fase attiva, in casi gravi si ha paralisi muscolare ascendente fino a colpire muscoli respiratori; altri sintomi: crampi (anche a riposo[2] o seguiti a forte o normale contrazione), spasmi e discinesie, contratture, fascicolazione, mioclono, tremore, pseudo-miotonia, disfagia.
- deficit vegetativi e secondari autonomici, come ipotensione, anidrosi e iperidrosi, secchezza delle fauci, disturbi dell'alvo, spasmi intestinali e turbe sfinteriche, disturbi sessuali, anomalie del ritmo cardiaco (colpiscono polineuropatia diabetica, amiloidotica, ereditarie e in stadi avanzati di Guillain-Barrè), processi deformativi a carico di ossa ed articolazioni di mani e piedi con dita ad artiglio, cifoscoliosi del rachide con postura iperlordotica (con peggioramento dei sintomi causa pressione sul midollo spinale e la radice nervosa), artropatia di Charcot per aumento di afferenze propriocettive che sollecitano processi metabolici (in polineuropatie croniche dell'infanzia), lesioni della cute con facilità ai lividi e difficoltà a guarire a causa di microtraumi e ulcere perforanti (per diminuzione della funzione trofica dei nervi sensitivi nel territorio di innervazione e assottigliamento della pelle), dispepsia e - anche se raro - possibile coinvolgimento del sistema nervoso centrale.
Caratteri comuni a tutte le polineuropatie sono la bilateralità e la simmetria delle lesioni, il decorso per periodi di invasione e periodi di regressione, interessamento di entrambi i tipi di fibre, maggiormente fibre lunghe degli arti inferiori dal punto distale verso prossimale in caso di polineuropatie assonali (se colpiscono assone per fattori tossici, metabolici, carenziali, con alterazione del flusso assonico) o da punti prossimali e distali simultaneamente sin dall'esordio in caso di polineuropatie demielinizzanti croniche (che colpiscono la mielina per processi infiammatori, o da porfirie); esame del liquor evidenzia aumento delle proteine senza aumento citologico (dissociazione albumino-citologica della sindrome di Guillain-Barrè).
Colpiscono 13% di popolazione oltre i 55 anni; causa più frequente è diabete con prevalenza di 200/100.000, seguito da lebbra con 44/100.000, malattie ereditarie di Charcot-Marie-Tooth con 20/100.000, infiammatorie di Guillain-Barrè con incidenza di 4/100.000, nuove cause sono alcoliche, paraneoplastiche, da infezione di HIV e da farmaci antiretrovirali.